Dialoghi, racconti, riflessioni e liriche frutto di un pensiero che ha bivaccato in parete, tra le cime, per valli, rocce, neve e verde. Gli spazi della mente sono sconfinati come sconfinato è l'ambiente che solo certe montagne riescono a regalare. Qui nascono la vena espressiva dell'autore e il senso di questi componimenti in straordinaria ricerca dell'anello che non tiene, di un senso ultimo delle cose, come pure del più quotidiano. Un inno alla montagna cantato con il genere semplice del racconto, dei versi sciolti, delle parole volutamente scombinate per tracciare l'indescrivibile e renderlo quantomeno intuibile. Questo è quello che Doris offre al lettore: un'umanissima sintesi di vissuti maturati nei concetti assoluti di altitudine, ebbrezza, splendore, gloria e purezza. La montagna svuotata della grondante retorica dell'eroismo alpinistico e del mito agonistico. Restituita a se stessa con parole dell'anima e un viaggio di pensieri che dispongono all'ascolto, alla lettura.