Il 1968, anno simbolo per agitazioni, rivolte e cortei, si apre in Italia con una conquista alpinistica epocale. Alle 15.30 del 2 gennaio Michel Darbellay, Paolo Armando, Daniel Troillet, Alessandro Gogna, Camille Bournissen e Gianni Calcagno mettono a segno la prima invernale sulla Nord-Est del Badile. Franco Rho, giornalista del Corriere della Sera e inviato per quell'evento, fu spettatore privilegiato di una conquista anzitutto umanissima, per la profonda unione tra alpinisti italiani e svizzeri nella lotta contro gravità e temperature mai vinte prima di allora. Un'alleanza per certi versi imprevista che a quei sei uomini in parete ha consentito un'impresa altrettanto impensabile, soprattutto per la presenza degli italiani, considerati alla stregua di amatori. Amatori che in realtà avevano già stoffa e maturità di grandi arrampicatori, riuscendo in un gesto in cui credevano davvero in pochi. L'autore offre una ricostruzione avvincente, rendendo alla perfezione quel senso di "bilico" che fino all'ultimo ha accompagnato i protagonisti, impedendo fino all'ultimo metro di predire la conquista. Il tutto con uno stile in cui l'approccio giornalistico è mescolato sapientemente ai rallentamenti che la rivisitazione narrativa impone.