L'inospitale distesa di rocce del Carso fu per lunghi mesi teatro di sanguinosi assalti da parte delle brigate italiane che si lanciarono con eroismo contro le solide difese austro-ungariche. Il fronte carsico è per questo il teatro di operazioni che, assieme al Piave, rappresenta simbolicamente lo sforzo dell'Italia nella Grande Guerra. Se le memorie di combattenti italiani sono relativamente numerose, il lettore italiano poco sa invece delle condizioni in cui i soldati austro-ungheresi difesero l'arido pianoro. Il libro di Kornel Abel, che servì come capitano di Stato Maggiore in una brigata scelta dell'esercito imperiale, rappresenta un contributo per colmare questa lacuna. L'autore descrive infatti con coinvolta passione i lunghi mesi di trincea delle truppe imperiali, dalle lotte nel settore del Monte Sei Busi dell'estate del 1916 alla caduta di Gorizia e alla battaglie nel Vallone di Doberdò dell'autunno dello stesso anno.