Certi diari hanno fatto la storia più di grandi storiografi. Talvolta l'hanno perfezionata, arricchita, precisata, se non addirittura smentita e realmente svelata, contribuendo in modo unico a una verità storica fino a quel punto soltanto creduta. La pubblicazione di diari inediti come quelli dei tenenti Suppi e Palmieri, come pure dell'alpino Perin, è preziosa occasione per conoscere ancora meglio le vicende del Battaglione Vicenza ed eventi bellici come quelli di Cima Posta, del Pasubio, del Carega, nei centri del Vicentino e del Trentino. Documenti, in definitiva, che donano altra umanità a episodi già vivissimi, confermando e puntualizzando quanto già scritto sulla sorte del Battaglion Baionetta. Dall'opera: «Cesare Battisti è caduto ferito sul Monte Corno, ferito è stato raccolto dagli austriaci e impiccato [...] Una volta, nei tempi più barbari, la malattia del condannato faceva soprassedere all'esecuzione. Si vedeva, nel male, l'intervento di una volontà più alta di quella degli uomini, il segno di una sentenza imperscrutabile, la prova di una pietà divina che stendeva la sua mano sulla vittima. Ma l'odio austriaco non voleva essere defraudato dalla gioia di strozzare con lui, tutti gli ideali, tutte le aspirazioni, tutti gli entusiasmi di una razza».