"i viaggi terminano, gli uomini muoiono, le storie vengono dimenticate e le navi, pure quelle, in un modo o nell'altro se ne vanno. Così alla fine restano soltanto i relitti..."
Nel piccolo lago vulcanico di Nemi giacevano le grandi navi di imperatori romani che furono recuperate all'inizio del secolo per poi finire bruciate nell'incendio del museo che le conservava… I Vichinghi seppellivano i nobili e i guerrieri nelle loro snelle navi protette da tumuli… Alla fine dell'Ottocento molti marinai compirono l'ultimo viaggio su velieri condannati alla demolizione… E' da spunti veri, tratti dai libri di storia, che prendono il via i racconti immaginari di questo libro che fa rinascere dai relitti personaggi e avventure di epoche lontane. Nei racconti di mare spesso verità e fantasia si intrecciano in un'unica trama e l'Autore, che sin da bambino ha ascoltato e assorbito il modo di narrare di chi va per mare, ha ricostruito con grande talento il fascino di storie che parlano di viaggi, di uomini e di navi attraverso i secoli. E' come ascoltare le voci di migliaia di vecchi marinai che nelle bettole del porto si tramandano antiche leggende. Forse sono vere, forse no… ma certo sono belle da ascoltare.