La verità obliqua di Severino Casara
Severino Casara dichiarò di aver effettuato da solo, il 3 settembre 1925, la prima ascensione degli Strapiombi Nord del Campanile di Val Montanaia.
La vicenda, che tanto ha appassionato l’opinione pubblica alpinistica, ha comportato per il protagonista due «processi» e un’intera vita all’ombra del generale sospetto, se non della precisa condanna.
Se si prendono in considerazione solo i fatti storici, non si può arrivare a un verdetto definitivo, neppure nel 2009. Ma con gli occhi dell’interpretazione storica e con un’analisi avvincente e puntuale (e non solo oggettiva) dei fatti si può illuminare ulteriormente quella che si rivela essere sempre di più una «verità obliqua».
SOMMARIO
Il doppio momento
Primi sul Campanile
L’avventura di Casara
L’inchiesta Manaresi, 1930
Alla prova dei fatti
Intermezzo
L’appello del 1948
Le immagini
La giustizia del Campanile
Il verdetto
Appendice
Bibliografia