Ignazio Piussi è ormai parte della sua Valle Resia e del Friuli come lo sono le cime, i ruscelli, i paesi; e la gente così lo riconosce, sentendosi volentieri rappresentata da questo montanaro che è stato malgaro, boscaiolo, minatore, bracconiere, uomo della sua terra dunque, ma anche alpinista, esploratore e grande sognatore e quindi uomo universale.
Partito dalle sue montagne ragazzino, Piussi vi è tornato sessantenne e racconta adesso, non tanto la sua vita che dura ancora, quanto l'itinerario interiore della sua giovinezza che coincide con l'itinerario geografico delle sue salite, delle sue esplorazioni; e raccontando se stesso racconta il suo paese, la sua gente e tutto ciò da cui non si è mai separato anche nei suoi viaggi antartici e himalayani.