Un doppio delitto in occasione della cena annuale dei membri dell Foothold Club. Il caso prende le mosse da un’ascensione sul Cervino di molti anni prima, finita in tragedia. E tra ricordi di imprese passate e nuove scalate sulle falesie che circondano il rifugio, una serie di lettere anonime insinua la paura. Secondo la critica dell’epoca, il miglior romanzo della serie con protagonista Abercrombie Lewker.
Nonostante il freddo di gennaio, sarebbe stato uno splendido fine settimana per i membri del Foothold Club al loro raduno annuale. Ma quando è presente Abercrombie Lewker, i guai non tardano ad arrivare. All’applaudito attore shakespeariano e alpinista provetto tocca vestire ancora una volta i panni dell’investigatore per venire a capo dell’ennesimo delitto che lo vede testimone. Di un doppio delitto, anzi.
L’undicesimo titolo dei mistery firmati Glyn Carr è ambientato in Galles, alla base del Mount Snowdon, come altre avventure di cui Lewker è protagonista. Alla cena dell’associazione alpinistica, con provetti arrampicatori e giovani alle prime armi, partecipa anche un vecchio amico, l’ispettore Grimmett, che già era stato protagonista di Morte di un gufo. Ci vorrà l’esperienza di entrambi per risolvere il caso, che prende le mosse da un’ascensione sul Cervino di molti anni prima, finita in tragedia. E tra ricordi di imprese passate e nuove scalate sulle falesie che circondano il rifugio, una serie di lettere anonime insinua la paura. Come sempre, alla limpida scrittura di Glyn Carr si accompagna l’affascinante atmosfera dei più classici tra i gialli britannici. Per i critici dell’epoca, il miglior romanzo di Carr.
«L’aria tiepida e appiccicosa era un miscuglio di odori leggeri ma inconfondibili, soprattutto quando la brezza che spirava da sotto l’orlo della nebbia ne portava il sentore; il profumo di pascoli intrisi d’acqua, di roccia bagnata e di torba, con una traccia residua delle greggi che ora svernavano a fondovalle a spiccare sull’alito della neve sciolta. Sulle invisibili creste di là dalle nubi, infatti, la neve andava fondendosi, gonfiando i muschi verdi e irrobustendo il tintinnìo dei ruscelletti che scrosciavano seicento metri più in basso».
Traduzione di Eva Allione.
Copertina di Francesco Pavignano.
Art direction Tundra.