35 storie, 35 ritratti, in diecimila battute, di persone incrociate in un lungo girovagare attraverso l’arco alpino dell’autore. In questa pinacoteca di piccoli racconti non ci sono alpinisti illustri o guide alpine famose ma persone normali che, nella loro quotidianità, fanno cose che oggi possiamo considerare straordinarie. C’è chi ha fatto il guardiano delle dighe, chi ripara i sentieri e i muretti a secco, chi ha svolto l’insolito lavoro di ‘caminant’ e di ‘caviè’, ovvero di accompagnatore di animali e di commerciante di capelli, chi pratica la ‘viticoltura eroica’, chi vive da solo in una borgata e scolpisce nel legno foglie e fiori. C’è anche lo scienziato che è salito di quota per meglio studiare i cambiamenti climatici, chi è tornato a fare il guardiaparco dopo essere stato colpito da un fulmine, chi corre per i boschi come scelta di vita, chi a 90 anni è tornato a fare il parroco delle malghe.
E, ancora, chi ha messo la laurea nel cassetto per fare il mulattiere, consegnando la merce negli alpeggi, come un rider di città, chi suona e ripara strumenti antichi, chi costruisce a mano i campani delle mucche e le campane musicali utilizzate dalle grandi orchestre sinfoniche. Sono solo alcuni esempi dei personaggi unici, originali, a volte strampalati, in grado di sorprendere per la loro personalità e per il contributo, davvero singolare, affinché la montagna possa continuare a vivere. Pionieri delle terre alte e partigiani pacifici della montagna del futuro.