Arcevia ha un territorio molto vasto, diviso tra quattro diocesi e punteggiato da nove piccole frazioni fortificate, i cosiddetti “castelli”.
Ai piedi dell’Appennino marchigiano, con vista sul mare Adriatico, vive una condizione molto diffusa nelle aree interne della Penisola, fatta di spopolamento, chiusura di attività economiche e servizi, nuovi arrivi di persone in fuga dalla città, casolari trasformati in seconde case di lusso, turismo enogastronomico, bucolico o interessato alle “5 cose da vedere in un giorno”. Ma poiché Arcevia è molto più
di questo, abbiamo chiesto di raccontarcela a chi ci abita, a chi frequenta le sue scuole medie e allo scrittore Wu Ming 2, realizzando tre percorsi a tappe, che la ritraggono nella sua complessità, e non soltanto come un borgo da cartolina, inserito nella lista dei “più belli d’Italia”.