Libreria Stella Alpina
Libreria Stella Alpina
Il massiccio del Gran Sasso, nello specifico il Corno Grande e il Corno Piccolo, è frequentato assiduamente in tutte le stagioni dagli escursionisti e dagli alpinisti. Anche gli stranieri, negli ultimi anni, hanno scoperto con stupore e meraviglia il nostro gruppo montuoso nella sua veste invernale ed è sempre più sovente incontrare comitive di appassionati che percorrono le varie vie della montagna anche nella stagione fredda. Già con le prime nevi, il Gran Sasso cambia totalmente aspetto e i canaloni sassosi, totalmente ricoperti da una coltre bianca, si trasformano d’incanto in itinerari logici da percorrere, ovviamente con le dovute accortezze e attrezzature. Per avere una visione d’insieme delle sue due cime principali nella stagione invernale, oltre ai numerosi mezzi che il mondo digitale ci mette a disposizione, sembrava però mancare una pubblicazione cartacea ove si descrivono le sole vie classiche di salita.
Girovagando in inverno mi sono imbattuto diverse volte in appassionati con difficoltà a orientarsi nell’individuazione degli itinerari e, nelle diverse circostanze, ho fornito loro suggerimenti e chiarimenti considerata la mia lunga frequentazione dei luoghi in tutte le stagioni. Nel corso degli anni, il ripetersi di queste situazioni, mi ha fatto maturare l’idea di redigere una pubblicazione che fornisse un pratico e utile supporto al riguardo. Sul mercato esistono delle guide che comprendono i vari gruppi montuosi dell’Appennino, mentre mancava, a mio modesto avviso, una pubblicazione di facile fruizione e sufficientemente illustrata che permettesse all’escursionista evoluto e all’alpinista medio, di avere un quadro completo degli itinerari che percorrono i due Corni nella sola stagione fredda. Per colmare quella che considero una lacuna, ho pensato di proporre questo mio progetto editoriale che spero raggiunga lo scopo prefissato, perché il Gran Sasso rappresenta nel panorama escursionistico/alpinistico una montagna importante, l’unica di stampo alpino presente in Appennino.
Gabriele Di Falco