"Il solitario della parete est appare di notte, nella bufera, all'improvviso, a bussare alle porte dei bivacchi e dei rifugi, il volto ustionato da un sole feroce, talora ferito o malconcio. Di rado qualcuno lo scorge, lontano e solo, impegnato sulla cresta. È partito nel mistero, non si sa se è tornato, o se mai ritornerà". L'artista mantovano Ettore Zapparoli è morto nell'agosto 1951 tentando un'impresa epica e surreale sulla parete est del Monte Rosa. Il suo corpo non è stato più ritrovato, nè sono rimaste tracce del suo passaggio: nel mistero è scomparsa una delle figure più inquietanti dell'alpinismo romantico italiano, un uomo che ha dedicato la sua vita alla musica e alla montagna. Questo libro, frutto di una ricerca difficile e minuziosa, ricostruisce per la prima volta i tratti umani e le eccezionali ascensioni di Zapparoli, nel quadro dell'epopea alpinistica del Monte Rosa e di una Macugnaga d'altri tempi.