"Pedalare è come scrivere a mano, la bici non fa sconti: sei tu di fronte a te stesso. Come davanti a uno specchio. Come di fronte alla pagina bianca. O a un nastro d’asfalto che si perde all’orizzonte. Questo è il senso vero e più profondo di ciò che Stefano narra in queste pagine."
dalla presentazione di Simone Togneri
Un viaggio in bicicletta nel grande Nord, tra Canada e Alaska, un’avventura nel mondo selvaggio, tra orsi, caribù e paesaggi incantevoli, per riappropriarsi dei propri sogni.
Un libro che riflette su come viviamo il nostro tempo, ingabbiato dalle convenzioni sociali e dai ritmi di vita insostenibili, che pone l’accento sul rispetto per le culture altrui e il nostro rapporto con la natura.
"Sono partito col mezzo che preferisco, la bicicletta: né troppo lenta, né troppo veloce. Mi fa sentire libero e a mio agio con l’ambiente circostante e con le persone che incontro lungo la mia strada. Si crea un’empatia che altri mezzi di locomozione difficilmente creano. Ti rende libero: dagli orari dei mezzi pubblici, dai passaggi rifiutati. Libero dai distributori di benzina, dai parcheggi a pagamento, dalle zone a traffico limitato. Quel giorno di giugno non sono fuggito, al contrario mi sono ripreso la cosa più importante che ho, che abbiamo tutti noi: il tempo. Per una volta, mi sono detto, voglio essere padrone del mio tempo, del mio percorso. Padrone dei miei sbagli, dei miei successi. Padrone dei miei incontri e padrone della mia solitudine. Padrone del mio viaggio. Così ho cominciato a pedalare e tutto ha riacquistato un senso. Ho ricominciato a stupirmi."