Un piccolo frutto rosso, pegno del tempo che non c’è più e quello che scorre veloce a raggiungere i ricordi.
Senza ragione, senza perché, vedo nella mente una piccola storia che nasce. Da tanto tempo attende silenziosa, sepolta in un limbo di cuore dismesso e lontano. Una anziana signora, Maria, che custodisce nel cuore un amore. Un “Angelo”. Anche quel lontano 17 luglio 1915 aveva mandato al fronte, al suo “Angelo”, un frutto rosso, rosso come il sacrificio che egli ci donò. Rosso come l’amore che ella " ancora giovinetta " portò per sempre con sé. Una storia viva ed appassionata, struggente e melanconica ad un tempo. AMORE è la prima parola: di Angelo per la Patria e per Maria. AMORE di Maria per quell’uomo semplice e carismatico a cui, senza chiedere nulla, ella legò la propria vita. E la storia comincia qui, dove quasi per caso mi sono trovata, ad Azeglio, dove il Magg. Bosi riposa in un piccolo cimitero che si sporge " come balcone" verso la dolcezza della pianura piemontese. Ha al suo fianco l’adorata sposa. Ha sul petto il fiore rosso del sacrificio. Stringe ancora, fra le mani, il suo frammento di PACE... Un libro tutto da leggere e da sfogliare immergendosi nell’incanto di una singolare storia d’amore conservata fra i reticolati del Monte Piana. Molti i documenti: le lettere della moglie, il testamento, i giornali dell’epoca... Molte le emozioni. Un piccolo libro per capire l’assurdità della guerra e il valore profondo e senza tempo dei sentimenti.