Edizione italiana rivista e ri-tradotta con ben otto capitoli inediti a firma di Anselme Baud, Robert Cocuzzo, Giorgio Daidola, Jean-Michel Daclin, Pierre Dutrievoz, Pierre-Antoine Hiroz e Pierre Saloff-Coste.
Il terzo titolo della collana Lamine lo abbiamo dedicato ad un mito dello sci estremo degli anni ’70. Patrick Vallençant. Per tanti appassionati di sci di montagna ha rappresentato un punto di riferimento e una fonte di ispirazione.
Il suo libro, Ski Extrême ma plénitude, è stato pubblicato nel 1979 da Flammarion e successivamente anche tradotto in italiano.
In collaborazione con i figli Gaëlle e Yannick abbiamo ripreso e ri-tradotto il testo originale e aggiunto una serie di bellissimi interventi inediti a firma di Anselme Baud, Robert Cocuzzo, Giorgio Daidola, Jean-Michel Daclin, Pierre Dutrievoz, Pierre-Antoine Hiroz e Pierre Saloff-Coste.Stupenda e pressoché inedita anche la sezione fotografica, tratta direttamente dall’archivio della famiglia Vallençant.
Edizione italiana a cura di Leonardo Bizzaro, traduzione di Piernicola D’Ortona.
In quegli anni lo sci estremo aveva una carica rivoluzionaria e anticonformista; si sciava con scarponi di fortuna e attacchi precari, ma le barriere crollavano facilmente e quella sete di vita era in grado di superare tutti gli ostacoli. Benvenuti nel mondo di mio padre. (Yannick Vallençant)
Erano gli albori di quello sport, anche se certi atleti come Sylvain Saudan avevano già fatto conoscere il loro sci dell’impossibile. Nel caso di Patrick, la novità era che voleva fare di quella disciplina un mestiere. Tanto da dedicarvisi completamente e da sfruttare anche i mezzi di comunicazione, come aveva già fatto Saudan. In più, lui voleva anche migliorarsi, approdare a una maggiore professionalità, senza avvalersi di certi trucchi come l’elicottero. (Anselme Baud)
Ricordo Patrick per la sua spontanea generosità e la genuina passione che riusciva a trasmettere. Ti faceva sentire a tuo agio e la sua era una casa sempre aperta agli amici. Era inoltre un eccezionale modello fotografico sugli sci: elegante, leggero e preciso, sapeva come comportarsi davanti all’obiettivo e i bellissimi colori del suo abbigliamento aiutavano senza dubbio ad ottenere immagini di grande pregio estetico. (Giorgio Daidola)
Contiene il testo integrale Ski Extrême ma plénitude e otto capitoli inediti
a cura di Yannick e Gaëlle Vallençant