Un libro che chi ama sciare in neve fresca non può non possedere.
Indica individui il cui cervello ed esistenza è fortemente segnata dal rapporto con la neve polverosa.
"Quello che avete fra le mani rappresenta per me un piccolo sogno che si materializza, nel vero senso della parola. Sono più di dieci anni che curo e raccolgo vocaboli, espressioni, esclamazioni. Ma anche concetti comico-filosofici complessi, legati al mondo dello sci libero e sintetizzati a volte anche in una sola parola." (dalla prefazione)
Mi piace pensare al Polverelli non solo come una semplice raccolta di termini divertenti del mondo del freeride/scialpinismo italico, ma come una sorta di testimone dal punto di vista linguistico capace di fotografare l’evoluzione, passatemi il termine, antropologica/sociologica di una parte di una comunità, fondamentalmente malata e appassionata di sci e neve fresca (non solo, benedetto sempre il magico firnello).
C’è il pendio ‘antracabol’, la ‘marinanza’, ma anche i ‘Mazinga’ e la ‘pauder morta’.
È il gergo della comunità italica della powder. Freerider e scialpinisti che, in anni e anni di sciate nella polvere (o sulla crosta) hanno inventato una lingua tutta loro, quella dei ‘pauderolesi’.
Da più di dieci anni il Nuovo Poverelli Minore è un progetto condiviso, nato e cresciuto on-line, che raccoglie e promuove la divulgazione dei variegati termini ed espressioni lessicali che gli appassionati di sci fuoripista utilizzano nelle proprie scorribande in montagna.
Da quest’anno si trasforma in un prezioso libro ca conservare, illustrato da magnifiche fotografie di Federico Ravassard e dalle irriverenti tavole disegnata da Caio.
Leggendolo con attenzione potrete cogliere questi passaggi, per esempio scoprendo in alcuni termini, l’antica rivalità e se volete chiusura, fra gruppi e categorie di scivolatori, allora molto distinti fra loro, anche nell’animare e partecipare agli allora diversi forum esistenti; mitiche le famose incursioni provocatorie dei Takajunel forum Skirando, Camp to Camp. Tutina, caiano, friminkiarider di prossimità, bagarre, sono termini che segnavano una distanza fra stili e atteggiamenti, che personalmente ad oggi mi paiono ampiamenti superati (per fortuna).
Davide Zeo Branca