David Lefèvre vive da anni da solo, in una capanna autocostruita nel cuore della natura incontaminata, in Cile.
Questa esistenza semplice e frugale per lui è un valido antidoto alla globalizzazione che annulla, alla civiltà dell’abbondanza, una nuova forma di disobbedienza civile.
Una riflessione sulla frugalità e l’autosufficienza. Un elogio della natura, del ritmo delle stagioni, dell’orticoltura e dei lavori manuali.