La guida I 50 sentieri più belli dell’Altopiano di Asiago accompagnerà l’escursionista all’interno di un autentico smeraldo, di straordinario valore storico, incastonato in una splendida corona di cime di origine calcarea. Grazie alla capillare rete di vie di comunicazione lasciata in eredità dalla Grande Guerra, il territorio altopianese è esplorabile tutto l’anno, a piedi, in mountain bike o con le ciaspole.
Chilometri di sentieri e strade bianche si intrecciano nei prati e salgono agli alpeggi puntellati di mandrie al pascolo fin sulle creste. Qui, più che altrove nelle Alpi, la natura si è fatta storia ed è diventata museo. L’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, infatti, tutela questo territorio dove le cicatrici del primo conflitto mondiale hanno lasciato segni indelebili, simboli di un bene comune, recuperati al tempo e all’incuria, affinché non si spenga la memoria collettiva sul nostro passato.
Cinquanta sentieri per conoscere la nostra storia, quella recente dell’ultimo secolo, ma anche quella di epoche più remote: dai siti preistorici risalenti all’età del ferro, alle testimonianze cimbre, dalle bizzarre architetture rocciose effetto del carsismo alle innumerevoli malghe con i loro prodotti genuini. Cinquanta spunti immersi in uno scenario che sfoggia innumerevoli sfumature di verde, distribuiti in quelli che la tradizione chiamava i “sette cari fratelli” – oggi otto – uno dei quali, Asiago, è stata per D’Annunzio “la più bella e più luminosa città d’Italia”