Un viaggio alla riscoperta dell’idealismo in un mondo ossessionato dal potere e dal denaro. Un innocuo viaggio letterario nella Mancia sulle tracce di don Chisciotte, tra pianure infinite punteggiate di mulini a vento, sfugge di mano e si trasforma in un’appassionata e sconclusionata ricerca del Cavaliere dalla trista figura, che un tempo cavalcava lungo le strade del mondo per soccorrere i deboli e combattere le ingiustizie. E presto i due viaggiatori finiranno per incarnare i protagonisti del famoso libro, il cavaliere errante e il suo fido scudiero Sancio Panza. Una riflessione sull’eterno conflitto tra idealismo e realismo. Come può l’idealismo sopravvivere nella vita quotidiana? Ma al tempo stesso come può una società sostenersi senza di esso?
«Se esistere è agire, don Chisciotte è più reale di tanti che non fanno mai nulla e sono puri nomi; lui invece ha saputo scaldare i cuori degli uomini di ogni tempo, spingendoli all’azione. Inoltre anche di noi tutti, dopo la morte, resterà solo il racconto delle nostre gesta. E poi vedi? Non abbiamo ancora cominciato e già accumuli dubbi e difficoltà. È la malattia del nostro tempo questo eccesso di ragionevolezza, che uccide sul nascere ogni onorevole impresa.»