Un angolo di pace all'inizio del Ticino «Tra le più belle della Svizzera». Parole di Luigi Lavizzari, che così caratterizzava la «Val del Brenno o di Blenio» nel suo volume Escursioni nel Cantone Ticino del 1863. Ma il famoso naturalista ticinese è stato uno dei pochi, nell'Ottocento, a esprimersi sulla valle.
In Ticino, le valli non si visitano in lungo e in largo, ma in su e in giù. Una constatazione forse scontata, ma che vale in special modo per la Valle di Blenio: ricca di dislivelli come nessun'altra, fa più di tremila metri dalla testa ai piedi. La testa è poi l'Adula, o Rheinwaldhorn, il "tetto" del Ticino; mentre i piedi poggiano sulle sponde del Brenno e si spingono fino alle porte della Riviera. Fabrizio Scanavino, ha percorso tutta la "Valle del Sole" a caccia di immagini, di angoli, di prospettive, di luci e di ombre in mezzo a questo dedalo di piani inclinati, incastonati fra di loro un po' alla rinfusa. Le sue immagini della Valle di Blenio sono spesso insolite ma vi sono anche vedute "classiche", per ricordarci che questo volume non racconta di una regione ignota e remota, ma di quella Valle di Blenio che credevamo di conoscere.