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I forti della Grande Guerra
Macchione | Leonardo Malatesta | Varese | 07/2015 | pagine 580 | 16,5 x 24

I forti della Grande Guerra

Le opere italiane ed austriache protagoniste della guerra dei forti 1915-1917

Il volume fa parte assieme all’altro intitolato I forti italiani ed austriaci dal 1870 al 1914 di un’opera che racconta le vicende costruttive e belliche delle fortificazioni italiane ed austriache costruite dagli anni ’70 dell’800 allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Le fortificazioni ebbero un ruolo determinante nelle vicende belliche, dal 1915 al 1918, nell’intero territorio di confine fra Italia ed Austria Ungheria. Attraverso l’analisi di fonti archivistiche e memorialistiche inedite, il libro narra i vari episodi che si svolsero nelle fortificazioni e nelle zone limitrofe. Si inizia con il fronte principale della cosiddetta Guerra dei forti, l’Altipiano dei 7 Comuni e quelli cimbri di Folgaria, Lavarone e Luserna, con gli episodi del tentativo di resa ai forti Busa Verle e Luserna, il dramma del forte Verena, il disarmo dei forti italiani e la loro occupazione durante l’offensiva del maggio-giugno 1916. Il capitolo successivo racconta ciò che successe nelle altre zone del confine dove le opere italiane ed austriache per lo più rimasero inoperose, all’infuori che nella zona carinziana e nel Tonale. Si passa poi a parlare della ritirata di Caporetto e della storia dei forti Cima Campo e Cima Lan in Valsugana e il forte di monte Festa che riuscirono a rallentare l’avanzata delle forze austrotedesche. In seguito si analizza l’evoluzione della fortificazione permanente dopo la guerra che prese spunto dalla resistenza che i forti ebbero nel conflitto per ideare delle nuove opere. Vengono analizzate le varie scuole di pensiero, sia a livello italiano che europeo, i punti di forza e di debolezza delle fortificazioni, le esperienze svolte al forte Doss del Sommo e Santa Severa. Infine una breve analisi sul ruolo che le fortificazioni, come il Vallo Alpino ebbero nel secondo conflitto mondiale.

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