Alla dichiarazione della guerra dell’Italia nel maggio 1915 il confine dell’impero austro-ungarico venne a trovarsi di colpo sotto una gravissima minaccia: eccettuate le guarnigioni dei forti, le truppe in servizio attivo e specialmente i tre Reggimenti dei Landesschützen addestrati alla difesa sulle montagne, si trovavano sul fronte russo in Galizia.
L’Italia sperava di trovare un vuoto militare, di avanzare rapidamente fra le Dolomiti incontrando solo una resistenza trascurabile. Invece avvenne tutto l’opposto grazie agli Standschützen militarizzati, ma soprattutto grazie all’Alpenkorps tedesco (creato nella primavera), della consistenza di una Divisione assegnandovi le truppe germaniche migliori e più combattive e soprattutto soldati esperti bavaresi. Gente adusa alle esigenze dell’alta montagna. Il volume racconta la storia della permanenza di queste truppe fra le Dolomiti in chiave artistica: sono bel 161 le illustrazioni, per lo più disegni a matita, che il kriegsmaler (pittore di guerra) Albert Reich,
combattente e protagonista, aveva realizzato lungo il fronte in quella prima estate di guerra.
Si tratta di reperti eccezionali, raccolti in un volume ancora nel 1917, che viene riproposto ora nella traduzione di Irene Affentranger con una nota introduttiva di Bepi Pellegrinon.