Una meditazione tra i sentieri delle montagne alpine.
La scrittura come un passo leggero nella natura.
Cercare il senso della bellezza nella grazia di un fiore comune o nel portamento di un albero tra migliaia in un bosco.
Camminando sui sentieri alpini è facile seguire il passo,ovvero il ritmo delle stagioni. Tra contrasti e accostamenti armoniosi, i colori, i silenzi e i rumori, gli elementi stessi del paesaggio – rocce e acque, alberi e fiori, uccelli e animali di terra, costruzioni e segni della presenza umana – mutano via via che si susseguono i giorni e i mesi.
Gianni Gasparini fa parlare le piccole cose che accadono ogni giorno dell’anno in un ambiente naturale privilegiato quale è la Valle d’Aosta: la neve che cade, il ghiaccio che si forma sul torrente, i crochi che sbocciano su un prato, il ritorno dell’estate e dei fiori ciascuno nella sua
nicchia, il sopraggiungere dell’autunno con la meravigliosa tavolozza delle latifoglie e dei larici. Per raccontare il linguaggio della natura s’incrociano gli stili di scrittura: autobiografia, prosa poetica, osservazioni naturalistiche, considerazioni filosofiche. L’idea di fondo è che il piccolo allude al grande, l’umile al sublime. La grazia di un fiore comune o il portamento di un albero tra migliaia in un bosco ci parlano della bellezza a cui aspiriamo nel profondo, per ciascuno di noi e per il mondo.