Sulle Dolomiti del Cadore
Severino Casara
Questo volume dedicato alle montagne del Piave che Severino Casara scrisse negli anni Sessanta e che è rimasto più o meno per mezzo secolo nascosto nei tanti faldoni del suo Archivio e quindi inedito, trova ora la luce attraverso una riscoperta che dobbiamo all’alpinista e scrittore dolomitico Italo Zandonella.
Casara è un personaggio troppo noto ancorché scomodo per dover spendere ulteriori parole sulla sua vita di alpinista e sulla sua preziosa opera culturale a favore della montagna. Ne parlano le cronache della storia alpinistica, i suoi libri (fra tanti altri, due autentici capolavori, “Al Sole delle Dolomiti” (Hoeply, 1947) e “Arrampicate Libere sulle Dolomiti” (Hoeply, 1950) che testimoniamo una stagione irripetibile di amore per le crode, la sua arte cinematografica che produce oltre trenta film e documentari, imbevuti della tipica retorica del tempo, ma certamente arte genuina di grande valore storico. Con questa opera l’Autore chiudeva la trilogia dedicata ai monti della sua patria eletta, il Cadore. Nel primo aveva raccolto le nuove salite nella valle d’Ansiei, nel secondo ha raccontato le avventure alpine intensamente vissute sui monti della Valle del Boite.
Sommario
1 - IL Duranno
2 - La croda Casara
3 - Il campanile di Visdende
4 - Il campanile Luisa
5 - Le terze di Antonio Berti
6 - Il Campanile di Val Montanaia dal Nord
7 - La croda di Tacco in Popèra
8 - Castellati e Punta Avoltri
9 - Crode Serene
10 - Pupèra Valgrande e Crìssin
11 - Il monticello
12 - Il Cadin di Vedòrcia
13 - La Torre Crìdola
14 - La Croda Rossa di Popèra
15 - Il Campanile di San Marco
16 - La Cima Rugy
17 - Le Due Torri
18 - Val dell'Inferno e Val di Guerra
19 - Le Pregoiane