La storia dell'alpinismo è fatta non solo di imprese e di rapporti fra gli uomini.
Ci sono infinite sfaccettature che precedono e seguono le salite sui monti. E c'è il dovere di salvaguardare il bene più prezioso di cui disponiamo: la vita, che è la prima esemplare "lezione" impartitaci senza presunzione da Armando nel suo salire verso l'alto, alla ricerca della "meta ideale".
Anche con questo libro, che è un po' la sintesi di una vita trascorsa fra gli affetti famigliari, montagne e fede, o meglio ancora una sorta di "testamento spirituale" amorevolmente sollecitato e condiviso dalla sua adorata Nedda, Armando riesce a stupirci per il suo rigore morale e per la sua generosa umanità.
E' un libro diverso dai suoi precedenti, composto e scritto a più mani, con documenti inediti e testimonianze varie, con un apparato iconografico di assoluto rilievo.
Emergono rapporti fra gli alpinisti, talvolta polemiche, incontri nella vita e sulla montagna, ricordi.