Un viaggio sorprendente, a quasi vent'anni dalla caduta del Muro. Un reportage alla scoperta dell'inaspettata vitalità delle capitali postcomuniste.
«Nei nostri occhi l’Europa oltre cortina era fatta di strade vuote, palazzoni tetri, gente in fila fuori dei negozi e parate militari sotto il vessillo di Lenin. Niente di piú sbagliato. Nelle capitali di Albania, Bulgaria, Polonia, Romania e Serbia la vita culturale e la nightlife sono in pieno fermento, dopo il tramonto si scatena la vera movida nei ristoranti e nei locali, gli investimenti stranieri rimodellano il profilo architettonico, le idee creative dei giovani si fanno strada in tutta Europa. Bucarest non è una distesa di block voluta da Ceausescu ma una città verdissima e sempre piú dinamica, Belgrado ha dimenticato Milosevic e la notte si diverte nei caffè lungo la Sava e il Danubio, Tirana è caotica e colorata come un quadro di Mondrian, Sofia tenta di superare la ostalgie, la nostalgia del passato comunista, e si apre al mondo. Varsavia e il suo mastodontico Palazzo della cultura staliniano sono sempre piú lontani da Mosca e piú vicini a Berlino».
Belgrado, Bucarest, Sofia, Tirana e Varsavia: la prima guida di queste città con un aggiornato elenco dei luoghi piú significativi, in lingua italiana.