Le quote 240 e 184 (Calvario) formano la modesta collina del Podgora, un osservatorio naturale sulla pianura friulana, che assieme a Sabotino, Peuma ed Oslavia costituisce uno sperone a protezione della testa di ponte di Gorizia. Gli austriaci ne avevano fatto perciò uno dei principali punti d'appoggio del campo trincerato a salvaguardia della città. Sul Podgora si infransero sanguinosamente gli attacchi della fanteria italiana nel corso delle prime cinque offensive sull'Isonzo, fino alla sua conquista, durante la vittoriosa battaglia di Gorizia.