Cercare la storia non solo sui libri, ma tornando sui luoghi della storia con l’idea di guardare a quei luoghi con occhio diverso, con l’intento di andare a piedi sulla storia.
Sono nati così i quattordici “sentieri della libertà” (più uno) tra la Lessinia e il monte Baldo che sono altrettanti itinerari nella memoria. Quattordici incontri con la storia della Resistenza sulle montagne veronesi: quella dei partigiani in armi e quella della popolazione che ha subito i feroci rastrellamenti nazifascisti del settembre del 1944 e del gennaio 1945.
Ritornare sui sentieri che attraversano i boschi della val Fraselle o i castagni di San Zeno di Montagna, camminare tra i centri della Lessinia o lungo le creste del Baldo, può contribuire a rendere ancora più vivo il ricordo della Resistenza e il sacrificio dei molti che persero la vita per garantirci le libertà di oggi.
Proporre oggi di tornare sui passi di chi scelse di andare in montagna per combattere il nazifascismo è trasformare il ricordo di pochi in memoria collettiva. È un invito ad andare in montagna con occhio e spirito diverso. Ad andare in montagna per sentirsi liberi. Oggi come ieri.
In coedizione con l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.