Dalle escursioni al ripido con gli sci e le pelli di foca.
La guida descrive gli itinerari di scialpinismo del gruppo dello Canin, nelle Alpi Giulie.
E' una piccola guida che raccoglie 14 itinerari su tutti i livelli di difficoltà e sono descritti con testi, cartina schematica e foto a colori con tracciato del percorso.
Gli itinerari descritti sono:
Monte Canin OSA
Sella Ursic MS
Monte Ursic OSA
Foro del Monte Forato OSA
Monte Forato MS/OSA
Forca Sopra Medon BS
Forca Sopra Poviz MS
Krnica MS
Monte Cergnala MS/BS
Monte Guarda MS
Infrababa Piccola MS
Baba Grande BS/OSA
Monte Lasca Plagna OSA
Monte Sart BSA
Il gruppo del Canin
Il gruppo del Canin è una lunga giogaia di pareti che si innalza da un altopiano carsico.
Queste pareti formano due grandi dorsali, una con direzione est-ovest - Passo del Predil, Cima del Lago, Monte Cergnala, Monte Forato, Monte Canin, Monte Sart - e una con direzione nord-sud - Monte Canin, Cerni Vogu, Lasca Plagna, Baba Grande -.
Proprio lungo queste vette, che vanno dalla Forcella di Infrababa Grande, e attraverso la cima del Canin fino al Monte Sart, si sviluppa l’Alta Via Resiana, grandioso itinerario che cavalca tutte le creste prospicienti sulla Val Resia.
Gli ampi altipiani carsici, il Foran del Muss, i Kaninski Podi, quelli del Poviz e quelli della Gorièica, sono molto tormentati e caratterizzati da doline e forre. Spesso i profondi solchi, talvolta stretti e simili a crepacci rocciosi, d’inverno fanno assumere agli altipiani un aspetto di ghiacciaio pietrificato, tanto da presentare sovente anche ponti di neve.
A nord la Valle Raccolana e la Val Rio del Lago dividono il gruppo del Canin da quello del Montasio e del Jôf Fuart, mentre a sud sono la Valle di Resia e la Valle dell’Isonzo a separare il massiccio dalle prealpi. Una parte considerevole del massiccio perciò si trova in territorio sloveno, ma questo alpinisticamente non fa alcuna differenza.
Due sono i parchi naturali istituiti sulla zona: il Parco Naturale delle Prealpi Giulie, che comprende buona parte del versante della Val Resia e del nodo centrale del Canin, l’altro è in Slovenia e costituisce la propaggine ovest del Parco Nazionale del Tricorno.
L’accesso più importante avviene da Sella Nevea, sia utilizzando gli impianti di risalita che fruendo delle piste da sci. Si può infatti raggiungere il Rifugio Gilberti in un’ora e mezza di risalita a piedi oppure in pochi minuti sfruttando la funivia. Ad esso fanno capo numerosi itinerari, spesso molto frequentati e con tempi di percorrenza contenuti.
Anche gli impianti sloveni sono utilizzabili per accedere a diversi itinerari, ma spesso per gli alpinisti italiani risulta logisticamente più comodo salire da Sella Nevea.
Il terzo punto di accesso descritto è la Val Resia. La strada è sempre percorribile in automobile fino a Stolvizza, mentre il lungo tratto per Coritis talvolta può essere transitabile con jeep, ma il passaggio è di norma vietato d’inverno.
Il punto di appoggio in quota più utilizzato è il Rifugio Gilberti, gestito durante la stagione invernale e facilmente raggiungibile. Esistono inoltre diversi bivacchi collocati sugli altipiani ed utilizzati soprattutto dagli speleologi; l’unico punto di appoggio raggiunto dagli itinerari proposti è il Bivacco Costantini presso la Baba Grande
