Da insegnante di scienze naturali a partigiana in pochi giorni. La vita di Giovanna Zangrandi, originaria del bolognese e fuggita giovanissima tra le Dolomiti altoatesine, subisce un'improvvisa svolta l'8 settembre 1943, quando i nazisti annettono le province di Bolzano e Trento al Terzo Reich. Spinta dalla necessità di impegnarsi attivamente nella lotta di Liberazione, si unisce alla Brigata partigiana Calvi, diventando un elemento cruciale nel trasporto di informazioni, armi e documenti falsi. Trascorre quasi un anno nascosta nei boschi, tra le rocce, nelle cucine di amici e nei fienili. Vent'anni dopo, rielabora le sue annotazioni e ricordi di quel periodo in un diario. È una narrazione della Resistenza che ne esplora la dimensione quotidiana, vista dal basso e dall'interno - tra audaci discese con gli sci e lunghe pedalate in bicicletta - e da una prospettiva femminile, capace di raccontare storie di donne coraggiose e forti, figure che rimangono indimenticabili ancora oggi.