Scopri l'emozione di attraversare la splendida natura della Valle dei Calanchi con il nostro affascinante percorso a piedi di circa 90 chilometri! Questa avventura, che si snoda principalmente su strade sterrate, sentieri e alcuni brevi tratti di strade asfaltate secondarie poco trafficate, ti porterà a scoprire panorami mozzafiato tra il fiume Tevere a est e il lago di Bolsena a ovest. La Via dei Tusci, tracciata ad anello, ti invita a immergerti in un viaggio tra boschi, forre e paesaggi incontaminati, seguendo attentamente la segnaletica gialla che garantisce un'esperienza sicura e ben organizzata.
Adatta a chi ha un buon livello di allenamento, questa escursione può essere personalizzata secondo le tue esigenze: puoi completarla in 3-4 giorni con una preparazione ottimale o dedicarvi più tempo, fino a 5 o più giorni, per un viaggio più tranquillo e senza fretta. Ti consigliamo di pianificare con cura il percorso, utilizzando la nostra guida cartacea e il foglio Excel che riceverai alla partenza o su richiesta, strumenti fondamentali per facilitare le prenotazioni e garantirti di non perdere nessuno dei punti salienti di questa meravigliosa avventura.
Preparati a vivere un’esperienza indimenticabile: cammina in totale sicurezza, lasciati incantare dai paesaggi unici e scopri la magia della Valle dei Calanchi con la nostra Via dei Tusci!
I borghi attraversati
Il percorso della Via dei Tusci parte dalla piazza principale di Castiglione in Teverina, un caratteristico borgo posto proprio sul confine con l’Umbria, famoso per il suo Museo del Vino. Attraverso continui saliscendi tra colline boscose, forre e prati verdeggianti – caratteristica ricorrente durante tutto il percorso – la Via giungerà dapprima a Civitella d’Agliano, nei pressi della quale si potrà visitare il parco della Serpara contenente opere del famoso scultore svizzero Paul Wiedmer e poi a San Michele in Teverina. Procedendo sempre su strade ben segnate che ricalcano gli antichi sentieri etruschi, la Via arriva a Graffignano, un paese costruito attorno le mura del possente castello Baglioni, per poi scendere quasi sulle rive del lago di Alviano nei pressi di Sipicciano. Tornato a salire verso i poggi della Tuscia, il percorso entra in uno dei più caratteristici borghi di tutto il tracciato, quello di Sant’Angelo, chiamato anche “il paese delle fiabe“: qui, grazie a un’iniziativa senza precedenti, le case del borgo sono state affrescate con i personaggi delle favole, in un’opera plurale che ha reso celebre questo paesino. Una sorpresa dietro l’altra in pochi chilometri, questa è soprattutto la Via dei Tusci! La bellezza fa da perimetro a questo cammino: dalle antiche fondamenta etrusche di Roccalvecce al “paese fantasma” di Celleno vecchia, fino a giungere a Castel Cellesi, le cui case coloratissime sembrano fare da sfondo a un curioso set cinematografico. Come non rimanere a bocca aperta poi, ammirando la Valle dei Calanchi e la perla di tutta la Via, quella Civita di Bagnoregio posta al sommo del suo precario trono di argille; la chiamano tristemente “il paese che muore”, poichè l’erosione che gli agenti atmosferici esercitano su quel poggio fa sì che un pezzo alla volta questo si sgretoli, ma quanta bellezza, quanto stupore dinanzi quel borgo e quella valle che sembrano usciti da una tela dipinta. E cosa dire di Bagnoregio, la patria di San Bonaventura, teologo e filosofo medioevale, annoverato tra le menti più eccelse di tutto il cristianesimo, se non che è senza dubbio uno dei centri più affascinanti e rinomati di tutta la Tuscia? Prima di chiudersi di nuovo nell’abitato di Castiglione in Teverina, l’anello della Via percorrerà le strade del caratteristico paese di Lubriano, da cui si potrà godere ancora di un affaccio mozzafiato sulla Valle dei Calanchi e Civita. Un ultimo sguardo a Sermugnano, invero ancora poco frequentato, prima di terminare la Via dei Tusci sulla piazza principale di Castiglione, al cui angolo una terrazza affaccia sulla valle del Tevere, oltre la quale la sinuosa linea dei Monti Amerini disegna il perimetro sud-occidentale dell’Umbria.