La Scarpetta di Venere è il romanzo singolare di una scrittrice davvero incomparabile, la cui immersione nel mondo delle Alpi vallesane è nel contempo poetica e documentaria. Corinna Bille è una voce fondante della letteratura svizzera, una donna e una artista che merita di essere conosciuta meglio in Italia. Trentaquattresimo volume della collana “di monte in monte” diretta da Maura Formica e Michael Jakob. Non ho ancora riflettuto a sufficienza sulla Scarpetta di Venere, è quindi giocoforza imperfetta. Le cose buone sono frammiste a scorie di ogni genere. Noto però che la struttura e il linguaggio sono più complessi di quanto non fossero in Théoda. Continuo dunque a sperimentare… e mi auguro che a furia di impegnarmi io riesca a rendere l’eccentricità di questo libro... Da una lettera inedita di Corinna Bille a Maurice Chappaz (28 giugno 1944, Vers-chez-les-Blancs, martedi sera).