Un teatro universale
È difficile, per un visitatore, sottrarsi al fascino della “città eterna” in cui la moderna quotidianità e millenni di storia e cultura s’intrecciano in modo strettissimo. Gli sfarzosi edifici espressione del potere nella Roma imperiale e in quella dei Papi si ergono verso il cielo come quinte maestose. Fra gli uni e gli altri si aprono le tante celebri piazze del centro storico, come piazza di Spagna e piazza Navona. Guardare sotto la superficie della città è come viaggiare nel tempo, che a Roma ha lasciato tanti segni. L’animatissima piazza Navona è stata costruita sopra un antico stadio; tante chiese rivelano la loro origine di antichi templi pagani; e nel luogo che fu teatro dell’assassinio di Cesare si può oggi pranzare in una trattoria.
La felice convivenza di antichità e quotidianità
Ma Roma è anche il fotogenico mercato di Campo de’ Fiori, le osterie romanesche di Trastevere o Testaccio, il traffico tumultuoso ma solo in apparenza caotico intorno al monumento a Vittorio Emanuele, le suore asiatiche che accorrono festanti in piazza San Pietro, le “gattare” di largo Torre Argentina, il barista capace di accontentare qualsiasi cliente, la signora che al primo accenno di freddo esce in pelliccia di visone e gli instancabili turisti che salutano le prime avvisaglie della bella stagione in pantaloncini e sandali.
La città dei sette colli, centro del cattolicesimo e meta di tutti gli appassionati di storia dell’arte, è anche terreno di sperimentazione di star dell’architettura e dell’urbanistica, passerella di alta moda e palcoscenico di una esuberante vita culturale, con l’Estate Romana, l’opera alle Terme di Caracalla, gli eventi nelle grotte e nelle strade del quartiere in di Testaccio, e molto altro. Dall’autunno 2006, la città ospita anche una festa internazionale del cinema che incontra grande apprezzamento.
In poche parole, anche dopo millenni, Roma resta certamente una città entusiasmante.