Vi è mai capitato di sorpassare un asino in autostrada? In Bulgaria può accadere anche questo. Fra lussuose berline, pullman turistici e utilitarie si può incontrare anche un somaro che tira il carretto lungo la superstrada come se fosse la cosa più normale. Ovunque, in questo Paese, si scontrano tradizione e modernità. Qui la storia è davvero onnipresente. Nella capitale, Sofia, la moderna area commerciale sotterranea passa accanto ai resti delle mura fortificate di epoca romana, e a piccole chiese antiche si sono affiancati immensi edifici moderni. E in campagna i tumuli costruiti dagli antichi Traci svettano in mezzo ai campi di girasoli, mentre i nuovi ricchi hanno costruito ville e hotel di lusso in scenari idilliaci, ai margini di antichi paesini, molti dei quali sembrano essere rimasti fermi nel tempo. Persino la solitudine dei monaci è stata violata dal cellulare. La leggenda vuole che la Bulgaria non sia altro che un pezzo di Paradiso, che il buon Dio in persona avrebbe donato ai bulgari. Viaggiando attraverso questo Paese non è difficile convincersi di quanto la battuta si avvicini alla verità. Per quanto piccola, la Bulgaria contiene più o meno tutte le cose belle della terra: un litorale variegato, montagne (a volte aspre e scoscese, a volte dolci) che occupano più di un terzo del Paese, grotte stalattitiche le cui origini risalgono alla notte dei tempi, altipiani e bassopiani, laghi color turchese, fonti termali calde e fredde, foreste e un’incredibile varietà di specie vegetali e animali.
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