"- Che cos'è la letteratura alpina? - Lanciare una scalata nella scrittura con l'accordo fra gli ingranaggi, con la precisione tecnica degli specialisti che l'hanno compiuta. È la legge del genere. Ma questa letteratura esiste? La "Guida Vallot" o la "Guida Kurz" non hanno in fin dei conti detto tutto? Contengono pochi errori, nessun aneddoto-cliché e nessuna motivazione infantile. E hanno pure, quei manuali, il proprio stile, le proprie sfumature. Sono limpidi. I racconti di ascensioni abbondano inutilmente. E io mi interrogo. - Che cos'è la montagna? - Il nulla." (Pag. 9) L'Alta Via dello scrittore vallesano Maurice Chappaz, di cui Tararà ha già proposto Vallese-Tibet, è una prosa poetica in cui l'alpinista esplora l'affascinante mondo delle vette alla ricerca soprattutto dei misteri della propria anima.