Giorno per giorno, l'opera ripercorre quei gloriosi quanto drammatici momenti: dal decollo da Genova a quel «Fatto!» che sancì la conquista, passando per la terribile disgrazia occorsa a Mario Puchoz che lassù restò per sempre. Un diario affascinante, privo di retorica perché non ve n'era necessità, ricchissimo delle emozioni che il Chogori riservò metro dopo metro ai suoi conquistatori. E infine le immagini. Per quelle ogni commento non sarà mai all'altezza... «Perché il K2, dopo aver scatenato tutte le sue furie sugli alpinisti durante l'assedio, sorrise placato nel vederli scendere, divertito nel far loro lo sgambetto mandandoli più volte con la faccia nella neve. Una cosa da nulla davvero, in confronto al grosso scherzo che gli italiani gli avevano combinato, andando a camminargli in testa, sul bianco cappuccio di neve!».