La Provenza è oggi la regione francese con la più alta densità di seconde case, tanto che una vecchia abitazione in uno dei paesini noti come "nidi d’aquila" viene considerata una fortuna maggiore di una vincita al lotto. In primavera i mandorli e gli alberi da frutta ricoprono il terreno roccioso di un bianco abito da comunione, mentre verso la fine di maggio il sole comincia a colorare di arancione la polpa soda dei meloni. Nelle campagne risplendono il rosso e il giallo di papaveri e girasoli, mentre sotto il cocente sole estivo le distese dei campi di lavanda vengono ricoperte di una pelle vellutata color lilla-azzurro. Ma non è tutto. Da sempre, infatti, la Provenza attira numerosissimi visitatori per la ricchezza delle sue attrazioni culturali. Nessun’altra regione della Francia può vantare, ad esempio, una tale abbondanza di monumenti romani. E poi la cucina: verdure insaporite dalle erbe aromatiche, frutti di mare freschissimi, olio d’oliva fruttato, amabili rosé e vini rossi dal gusto vellutato… il buon Dio doveva essere proprio di buon umore quando ha creato questa regione.
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