Quando ho visto per la prima volta il mare avevo cinque anni. Ero incantato e mi sforzavo di guardare oltre la distesa increspata dalla brezza, al di là della linea nitida e semicircolare dell'orizzonte. Volevo vdere un'isola, una balena, un veliero... Ho passato gran parte della mia vita imbarcato come ufficiale su tante navi. Ne "Le voci del mare" racconto un lungo viaggio attraverso il Mediterraneo ed il Mar Rosso, il golfo di Aden e l'Oceano Indiano. Anche se andavo per mare da diversi anni, ed avevo raggiunto in grado elevato, avevo ancora la convinzione che in qualche modo sia il mestiere che la vita potessero essere domati. Come si fa con le tempeste, usando al meglio l'attenzione, l'abilità, la perseveranza. E' la storia vera di marinai che combattono, a volte che soffrono, che muoiono, che ammattiscono, ma sempre con la certezza che tutto questo abbia un senso, che serva a qualcosa. La ricerca senza fine del cibo e l'infinito vagare sopra le onde. Erano queste le voci che non avrebbero mai terminato di chiamarci: le voci del mare.