Da Barzini a Mariani, da Stuparich a Rosai, da Bartolini a Marpicati: pagine indimenticabili, vere, drammatiche, in cui la Grande Guerra emerge senza retorica, dura e terribile
Dallo Stelvio al mare, dalle nevi dell'Adamello alle trincee del Carso, la Grande Guerra vide coinvolti centinaia di migliaia di uomini in molti dei quali nacque il desiderio di fermare sulla carta le impressioni di quanto avevano visto e vissuto, ora per esaltare le loro esperienze (o quelle altrui come nel caso dei corrispondenti di guerra), ora per prenderne le distanze attraverso un sofferto percorso di rivisitazione del passato e delle scelte compiute.
Si sviluppò così un fenomeno letterario senza precedenti, cui contribuirono giornalisti, letterati, intellettuali ma anche semplici contadini, operai, artigiani.