A distanza di cinquant'anni dalla conquista dell'Annapurna, il primo ottomila raggiunto dall'uomo, Reinhold Messner ricostruisce, in stile giornalistico a volte percorso da forti accenti critici, la storia delle principali spedizioni che fino a oggi hanno sfidato quella che rimane una delle montagne più insidiose da scalare. Si inizia dunque con il racconto della memorabile impresa compiuta nel giugno del 1950 dal francese Maurice Herzog, conclusasi con una vittoria per poco non finita in tragedia e proprio per questo seguita da aspre polemiche. Nel 1970, un gruppo di alpinisti inglesi, capeggiati da Chris Bonington, riesce a ripercorrere la via dei francesi, e a distanza di pochi giorni Douglas Haston e Don Whillans arrivano in vetta. Seguono l'impresa dello svizzero Erhard Loretan, nell'ottobre del 1984; quella di Reinhold Messner ed Hans Kammerlander nell'aprile del 1985; dei cechi Nezùerka e Martisù nell'ottobre 1988. E così via, fino ai giorni nostri, in un continuo succedersi di tentativi che purtroppo spesso hanno avuto un esito tragico.