“Nessuno mancherà al suo posto, perché la Montagna R è una e quindi unificante. Più sarà alta e più il cittadino si sentirà ingigantito per aver dato corpo a ciò che lo domina. Sarà, per la Repubblica esemplare, la metafisica di questo secolo nuovo di zecca che o sarà metafisico o non sarà un granché. Montagna R! Montagna R! Occupi già i nostri giorni e le nostre notti. Chi ha ancora giorni da spendere? E chi ha notti? Giorni e notti per la Repubblica delle grandi imprese? Di qualsiasi sponda siate, voi che amate la montagna, ma anche voi che preferite il mare, voi, lavoratori dei campi, sublimi contadini, voi cittadini inveterati o musi scuri dei pozzi e dei turni di lavoro, unitevi alla cordata della Montagna R!” Esordio italiano per l'affermato autore d'oltralpe Jacques Jouet. Nel suo ultimo romanzo veniamo a conoscenza di tutti i retroscena di un immenso cantiere, voluto dal potere politico di una immaginaria e corrotta repubblica, per realizzare una faraonica montagna artificiale.