Manaslu, Dhaulagiri, Everest, Broad Peak, Cho Oyu e Shisha Pangma sono alcune "Montagne con la vetta" dell’autore
"Camminare, scalare, osservare, conoscere. Arrivare in vetta a un ottomila è il coronamento di moltissimi sogni, l’appagamento completo di ogni desiderio. La fine, per un attimo, di ogni curiosità. La pace totale e assoluta? Forse, per un tempo incredibilmente breve, prima che nell’animo l’istinto dello scoprire si risvegli nuovamente". Questo libro di Marco Bianchi è l’espressione della curiosità che lo ha spinto sulle montagne più alte della Terra, a soffrire e a gioire per un ottomila: dalle salite del Manaslu e del Dhaulagiri all’esaltante ascensione dell’Everest, dal tragico bivacco sul K2 agli entusiasmi del 1993 quando, in soli quattro mesi, Bianchi ha scalato il Broad Peak, il Cho Oyu e lo Shisha Pangma. "Montagne con la vetta" è un titolo che svela il presupposto dell’avventura: la vetta non è poco per chi affronta un ottomila, la vetta è importante, la vetta è quasi tutto.