Libreria Stella Alpina
Per andare alla scoperta delle valli del genovesato, gli autori di questo volume hanno scelto di avvalersi di una guida di eccezione: il mulino. Una macchina antichissima, simbolo dell’economia agricola e preindustriale mantenutasi per secoli nei paesi europei e mediterranei che ci offre una lettura del territorio varia e curiosa, perché diversa è la morfologia del territorio, diverse sono le caratteristiche dei luoghi di insediamento, e diverse le attività sviluppatesi, ma tutte con la caratteristica comune di utilizzare l’energia prodotta dall’acqua.
Così, nelle vallate del Bisagno e dei suoi affluenti, si macinavano le granaglie e si frangevano le olive, mentre nei quartieri del centro storico a ridosso del porto si produceva stoppa e altro materiale per calafatare le imbarcazioni e le chiatte. Così ancora, nella valle del Leira, venne a formarsi un autentico conglomerato preindustriale di imprese per la produzione della carta, con livelli di qualità talmente elevati da essere richiesti
dagli Stati Uniti per l’emissione dei primi dollari; per non parlare delle ferriere della Valle Stura e delle lavanderie presenti un po’ ovunque.
Il libro, mentre ci racconta le storie delle valli e dei mulini, non perde l’occasione per fornirci qualche nota di colore: così scopriamo che la “pinsa”, oggi piatto presente nel menù di ogni pizzeria che si rispetti, è in realtà nata nella cucina alla brace dei mulini di fiume dove si accompagnava alle uova di storione, così come veniamo a sapere che nell’800, a Borzoli, vennero costruiti alcuni laghi artificiali destinati ad alimentare le concerie della Ditta Delle Piane. Queste e altre cose troverete sfogliando le pagine di questo volume dove forse ritroverete tracce di profumo della carta antica.