La Cayetana, sequestrata e messa all’asta, viene acquistata da un armatore italiano e arriva nel porto di Livorno, dove assume il nome di Dina Teis. Una volta ottenuto il permesso di riprendere il mare, a bordo della nave si imbarcano Tazio Romano, un agente dei servizi segreti fascisti, e Amadeo Carloni, un membro della cellula locale del POUM, entrambi con il compito di recuperare del denaro. La vita a bordo è vivace, arricchita dalla presenza di uno studente ebreo che lavora come carbonaio e di un giovane anarchico ingrassatore. Romano e Carloni, privi di maschere, daranno inizio a un acceso confronto, in un duello senza esclusione di colpi, sullo sfondo dei porti del Mediterraneo e dell’Atlantico.
Con l’inizio della Seconda guerra mondiale e l’affondamento della Dina Teis, le missioni di Romano e Carloni perdono ogni significato. Tuttavia, accecati dalle loro ideologie, continuano a lottare, diventando simboli di un’assurda contrapposizione tra posizioni estreme, anche quando la Storia ha già reso tali posizioni del tutto anacronistiche. In contrasto, il mare, sullo sfondo, continua a riflettere la mutevolezza delle vicende umane.