Il mare tra la Riviera ligure e l'Arcipelago toscano diventa il filo conduttore di queste pagine, rappresentando un abisso mortale per il piroscafo affondato da un sommergibile durante la guerra e un simbolo di libertà per Sauro e Ghita, sopravvissuti che cercano di riscattare le proprie vite. Questo tratto marino è anche la meta tragica del rivanetto Delfino, dopo la morte del suo comandante, e un rifugio per Sisto, che trova nel mare un momento di intensa felicità. Infine, si trasforma nell'ultimo banco di prova per Capitan Muzio, che decide di sfidare nuovamente la violenza delle onde, nonostante il pericolo. La distesa d'acqua che si affaccia su San Terenzo riflette un mare familiare e quotidiano, capace di raccogliere le voci di chi vi ha vissuto nel tempo, restituendole attraverso colori, suoni e sensazioni universali. Questo mare diventa così un palcoscenico di esperienze umane, un luogo in cui il passato e il presente si intrecciano, raccontando storie di vita, sofferenza e resilienza.