Tra paure ataviche e un diffuso bisogno di natura, tra miti da sfatare e l’urgenza di superare sterili contrapposizioni ideologiche, la via del dialogo – tra noi e con gli altri esseri viventi – appare al tempo stesso una scelta coraggiosa e una grande occasione (forse l’ultima) per adeguarci ai mutamenti della nostra epoca e ritrovare un rapporto equilibrato e consapevole con l’ambiente. Una sfida complessa e stimolante, che ci chiama a concepire soluzioni creative e a cambiare noi stessi, a progredire e imparare a coesistere. In una parola, a evolverci.
«Dopo una lunga latitanza, ridotti a un passo dall'estinzione a causa della feroce persecuzione umana, erano tornati di recente ad abitare gli Appennini e le Alpi, e nel bene e nel male avevano ricominciato a fare i lupi. Comportandosi com'è nella loro natura, suscitavano in noi emozioni contrastanti, spingendoci a fare ciò che è nella nostra natura: dividerci in schieramenti e alzare la voce.»
Un progetto realizzato in collaborazione con l’Associazione Io non ho paura del lupo.