La risposta è immediata se si pensa che le stesse sono luoghi di per sé affascinanti: scavi, impianti e manufatti che consentono di scendere nelle viscere della terra sono certamente intriganti; anche la possibilità di osservare, nell’intorno dei cunicoli, minerali e cristalli di varia foggia e colore nonché oggetti abbandonati non comuni, spesso con una loro estetica retrò, spinge indubbiamente la curiosità degli escursionisti a raggiungere e frequentare questi siti dimenticati.
Oltre a una breve storia geologica della Valle d’Aosta, per ciascun sito minerario considerato sono state illustrate le modalità di coltivazione e le caratteristiche giacimentologiche e ampio spazio è stato ovviamente dedicato alle vicende storiche, nonché alla descrizione dei percorsi che portano l’escursionista alle gallerie o ai ruderi degli impianti minerari.