L'autore Lando Toffolet descrive un percorso di immagini che invita a riflettere su ciò che significa davvero viaggiare. Citando Marcel Proust, afferma che "il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi luoghi, ma nell'avere nuovi occhi". Questo cammino lento si snoda attraverso un mondo in gran parte nascosto, caratterizzato da colline modellate da antichi ghiacciai. Questi spazi, nel corso del tempo, sono stati trasformati in paesaggi umani grazie al lavoro e alla dedizione di generazioni di contadini, che hanno dato vita a un ambiente rurale ancora riconoscibile.
Le immagini che emergono da questo viaggio sono un invito a osservare e a scoprire la bellezza di un territorio segnato dalla storia e dalla cultura contadina. Ogni colline racconta storie di fatica e passione, creando un legame profondo con le tradizioni e il rispetto per la natura. L'esperienza proposta da Toffolet non è solo fisica, ma anche interiore, poiché invita a guardare oltre l'apparenza e a cogliere le sfumature di un paesaggio che, pur essendo stato trasformato dall'uomo, conserva ancora il suo fascino autentico. In questo modo, il vero viaggio diventa una questione di prospettive rinnovate e di un'apprezzamento più profondo del mondo che ci circonda.
Il libro è strutturato in 8 macro categorie:
00 Una catena di frontiera………. pagg. 6-7
01 Il paesaggio geologico………… pagg 8-18
02 Il paesaggio delle colline moreniche …….pagg. 21-42
03 Il paesaggio delle forre……… pagg 47-55
04 Il paesaggio fluviale …………. pagg 59-60
05 I paesaggi della storia …………pagg. 65-97
06 I luoghi dell’appartenenza ……pagg. 113-153
07 Il paesaggio dell’abbandono ….pagg. 155-158