Poco dopo la morte di Luigi, per tutti “Gigi”, mi è stato chiesto di scrivere questo libro. Non ero d’accordo e ho cercato di resistere: troppo personale, troppo difficile, troppo dolore. Col passare dei mesi ho però cambiato idea pensando a come sarebbe stato bello rendergli omaggio e scrivere di lui in modo che ne restasse traccia.
Attraverso i nostri quarant’anni in barca, le migliaia di miglia percorse e i molteplici giri del mondo ho voluto raccontare la sua figura di indiscusso professionista della vela, ma soprattutto la straordinaria persona quale egli era.
“Dalle stalle alle stelle” sono le parole che Luigi aveva pensato per raccontare se stesso, quattro parole che sintetizzano la sua storia: da un inizio umile e sfavorevole, distante dallo sfavillio dell’emergente Milano degli anni ‘70, attraverso tanto sacrificio, volontà e coraggio ha realizzato tutto quello che si era prefissato fino a raggiungere... le stelle.
L’aver cambiato idea non ha però reso il mio compito né più facile né meno doloroso, posso dire che è stato un faticoso atto d’amore.