Tutte queste osservazioni sono impossibili per chi viaggia in auto, in treno o in aereo, allora perché l'umanità ha smesso di camminare? Se possiamo comprendere noi stessi mettendoci in relazione con il paesaggio, si chiede Ekelund, che cosa perdiamo in un’epoca di viaggi in automobile e di app per l’orientamento? E che cosa potremmo guadagnare rimettendoci di nuovo sui sentieri? Che cammini con gli scarponi o a piedi nudi, in una foresta o nella periferia di una grande città, l'autore contempla e studia i tracciati dell'uomo in movimento, raccontando l'emozione del paesaggio, del viaggio lento, alla riscoperta della natura, spiegando la sua scelta di prendere la via meno battuta, nei sentieri come nella vita.